Fuoco, spettacolo e tradizione a Taggia, uno dei borghi più belli della Liguria. La Notte dei Furgari è una festa antichissima e rievoca la notte in cui il paese venne dato alle fiamme per ingannare i pirati Saraceni e salvarsi dall'invasione.
Ancora oggi vedrete bruciare Taggia. Il borgo medievale, uno dei più grandi della Liguria, sarà acceso da fiamme altissime e le vecchie mura saranno illuminate dal fuoco. Dappertutto si sentiranno scoppi e urla.
Nessuna paura però, è un inganno che si ripete. Secoli fa, ispirati da San Benedetto Revelli, gli abitanti di Taggia accesero fuochi e falò in tutto il paese per far credere ai saraceni che fosse già stato saccheggiato. I pirati, che infestavano la costa, ci credettero e Taggia si salvò. Da allora, la festa si ripete, con i fuochi e i furgari, speciali canne di bambù ripiene di polvere da sparo che rilasciano fiammate spettacolari. L'indomani Taggia rinasce dalle sue ceneri, nuova e bella come un'araba fenice.
Un'altra fonte fa risalire questa tradizione alla guerra tra Savoia e Genova. Nel 1625 i Savoia minacciavano la città, il 26 aprile il parlamento cittadino decide di ricorrere all’aiuto divino e, con tanto di delibera ufficiale, viene fatto solenne e sacro voto a San Benedetto perché interceda a preservare Taggia dagli orrori del conflitto. In cambio della grazia ci si impegna a costruire un oratorio in onore del santo e ogni anno, la seconda domenica di febbraio, sarà celebrata una festa di ringraziamento. Il 20 agosto, l’esercito savoiardi si ritira sconfitto e da allora il voto viene rispettato.
Col passare del tempo la festa religiosa diventò anche occasione di rievocazione storica. Oggi i festeggiamenti tabiesi in onore di San Benedetto sono una delle manifestazioni più suggestive della tradizione ligure. La festa inizia la sera del secondo sabato di febbraio con la distribuzione di prodotti tipici locali in ognuno dei sedici antichi rioni della città illuminati dai falò. Il giorno dopo si svolgono la processione di ringraziamento e la funzione religiosa.
La domenica della settimana successiva, la parte antica della città diviene lo scenario dei Quadri viventi, allestiti per illustrare momenti e situazioni della vita del XVII secolo. Nel pomeriggio si tiene il corteo storico con più di duecento figuranti. Il rione che avrà presentato le miglior riproduzioni degli abiti, dei monili, delle armature e delle armi del Seicento verrà proclamato vincitore dell’annuale trofeo di San Benedetto.
Ultima modifica 08/01/2020 ore 17:02